Da più di una settimana ormai sto praticando il digiuno intermittente, con un solo pasto solido al giorno, ovvero la cena, rispettando i cicli circadiani, mentre a pranzo, verso le 14.00 bevo 800ml di estratto di frutta e verdura.
Dopo aver abbandonato l'alimentazione igienista per alcuni mesi, causa lavoro di cuoca, da quando ho ripreso, circa 2 mesi fa, ho fatto inizialmente 1 settimana fruttariana, ero intenzionata a fare un digiuno di almeno 7 giorni, ma a parte il fatto che sto sempre malissimo già al secondo giorno, lavorando mi sarebbe davvero impossibile.
Ho iniziato quindi a seguire molti video del Dr. Cocca , esperto di digiuno terapia, e sono rimasta folgorata. Ho avuto anche l'opportunità di incontrarlo personalmente, seguendo un suo intervento a FruttAmaMi.
Con mio grande piacere e stupore scopro che ultimamente il dottore consiglia, invece di un lungo digiuno, un digiuno intermittente, quindi saltando 1 pasto e facendo passare almeno 16 ore tra un pasto e l'altro.
Ok Questo posso farlo!
Anzi per migliorare ulteriormente gli effetti di questa pratica, oltre a saltare la colazione, pranzo solo con un estratto, in modo che il mio corpo riesca ad entrare in chetogenesi pur senza un vero e proprio digiuno e soprattutto senza malsane diete iper-proteiche e iper-lipidiche.
Infatti dopo pochi giorni di digiuno intermittente di 19/24 ore il corpo entra naturalmente in chetogenesi, ovvero utilizzando i grassi di riserva come fonte di energia invece degli zuccheri, e utilizzando i corpi chetonici (risultato del metabolismo dei lipidi) come fonte energetica per il cervello e per il cuore.
Dopo tutto il nostro corpo è programmato per digiunare, attività che svolgiamo per la maggior parte del tempo, con alcuni piccoli intervalli per mangiare; un tempo, quando dovevamo procacciarci il cibo, digiunare per molte ore, o giorni, era la norma, in questo modo si possono smaltire i grassi di riserva che vengono stoccati proprio per queste situazioni.
La lingua diventa bianca e la bocca un poco secca, i lievi giramenti di testa causati dalla carenza di zucchero svaniscono, perché ora il corpo ha trovato un nuovo carburante; il sonno migliora notevolmente, più profondo e riposante, ma si dorme meno ore, infatti il corpo che impiega molte meno energie per digerire, ha molte più energie per fare tutto il resto, quindi gli servono meno ore di sonno.
A cena spesso mangio frutta o verdura crude, oppure della verdura cruda e poi un pasto cotto, generalmente patate con altre verdure cotte e qualcosa di grasso come avocado o semi/noci (non uso sale né olio di nessun tipo, se utilizzo cibi conservati sotto sale li lavo bene prima di mangiarli).
Devo ammettere che i primi giorni è stata abbastanza dura resistere fino a sera, lavorando tutto il giorno, e ancora più difficile visto che sono una cuoca, ma il digiuno e l'abbondante uso di frutta e verdura fresche rigenera in modo fantastico il microbiota intestinale, e già dopo pochi giorni non sento più la "voglia" di cibi cotti, conditi, super saporiti etc, prediligendo cibi frugali e dai sapori naturali.
Questa sera devo dire che me la sono proprio goduta, mi sono mangiata un grande insalata con avocado ravanelli e pomodori secchi, poi un piccola pizza di platano (1 platano) con capperi e olive, e infine qualche patata lessa.
Fare un unico pasto al giorno ha il vantaggio di potersi sbizzarrire quando si mangia :) naturalmente senza esagerare, per non rovinare i benefici del digiuno.
Pizza di platano, ingredienti
platano 1
origano qb
pomodori secchi 4
acqua qb
polpa di pomodoro
condimento a piacere
Procedimento
Cuocere in forno il platano con la buccia, per 40 minuti a 200°, lasciarlo raffreddare, sbucciarlo, tagliarlo a pezzetti e frullarlo in un robot da cucina, con l'origano e i pomodori secchi ben sciacquati, aggiungere un goccino di acqua se necessario e frullare finché diventa una palla.
Stendere questo impasto in una piccola teglia, circa 18 cm, e cuocere di nuovo in forno a 180° statico, bucherellando il fondo, per 20 min, condire la pizza con la polpa di pomodoro e il condimento preferito, e infornare ancora per 10/15 minuti, gustare bella calda.
Devo ringraziare Veronica, eccezionale artista della cucina crudista e/o fruttariana, che ha presentato la pizza di platano a FruttAmaMi e mi ha illuminato.
BUON APPETITO!